Confettura di susine

In giardino tra i vari alberi da frutta che ho piantato, ce n’è uno di susine.

E’ lì, solitario, in tutta la sua piccola bellezza visto che cresce lentamente, pronto però a regalarci frutti dall’intenso colore rosso e dal sapore squisitamente dolce.

Il nostro albero è un Blue Free, peraltro molto produttivo. Il suo frutto è  medio-grosso, la  buccia di colore violaceo scuro, la polpa giallo-verdastra, molto consistente, zuccherina e di buon sapore.  Maturazione: fine agosto.

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Di solito i bambini prendono i frutti direttamente dall’albero e li mangiano immediatamente senza nemmeno passarli sotto l’acqua; glielo permetto perché so che nulla di chimico è stato spruzzato e quindi, come dire, basta una “spolveratina” e la susina può finire nelle loro bocche golose.

Oltre a nutrire i piccoli pargoli solitamente preparo anche la confettura, quella notoriamente conosciuta come la “Confettura dell’Orto di Claire”.

Non utilizzo pectina e metto anche pochissimo zucchero (ammetto anche che a volte,  la faccio un po’ ad occhio, o ad “ ociometro” come diciamo noi qui in Veneto): cercherò quindi di scrivere la ricetta utilizzando un modo più culinariamente consono.

Ingredienti:

1 kg. di prugne

300/350 gr di zucchero di canna

Scorzette di limone biologico q.b.

Procedimento:

Lavare bene le susine, tagliarle a metà togliere l’osso e metterle in una casseruola ricoprendole con lo zucchero. Avere l’accortezza di eliminare la frutta guasta, il rischio è di rovinare tutto.

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Accendere il fuoco che solitamente io tengo vivace per la prima mezzora e successivamente abbasso; aggiungere le scorzette di limone bio e coprire la pentola con il coperchio. La cottura è abbastanza  lunga perché la frutta deve sciogliersi e diventare cremosa.

Mescolare ogni tanto.

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Nel frattempo mettere i vasetti in forno per circa una mezz’oretta a 200 gradi per sterilizzarli e riporre in congelatore un piattino da caffè.

Verso  fine cottura fare la prova del piattino.  Prenderlo dal congelatore, versare sopra un cucchiaino di confettura: questo permette di capire quanto tempo ancora deve cucinare perché a seconda di come scivola si può decidere se rimetterla sul fuoco per averla più densa oppure no, dipende dai gusti.

Appena la confettura è pronta metterla immediatamente bollente nei barattoli, tapparli, rovesciarli su un tagliere di legno e coprirli con un canovaccio pulito.

Una volta tappati il calore residuo del composto si occuperà di sterilizzarli.

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Di solito a casa mia la gustiamo durante la prima colazione o alla sera con i biscotti alla lavanda (vi darò la ricetta e foto appena li preparo) e l’insieme, biscotti e confettura di susine, ne fa anche un originale dolcetto informale per concludere una piacevole serata tra cari amici.

Buon Appetito!